OSSERVATORIO PAESI TERZI BY BUSINESS STRATEGIES: NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 L’EXPORT DI VINO ITALIANO CRESCE DEL 6,3% SUI MERCATI EXTRA UE. CINA E RUSSIA LE NOTE POSITIVE, MA IN USA FA MEGLIO LA FRANCIA. CORRONO LE BOLLICINE, BENE I ROSSI IMBOTTIGLIATI

L’export di vino italiano cresce del 6,3% sui mercati extra Ue e, nel primo trimestre del 2017, tiene il passo della media mondiale degli scambi (+6,1%), e vince il confronto con tutti i principali competitor, ad eccezione del Cile (+17,8%), ora davanti alla Spagna per valore, mentre la Francia chiude a +3,9%. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies nei top 12 mercati, che rappresentano una quota di mercato pressoché totale (96%) delle importazioni extra Ue di vino, l’inizio del 2017 si è rivelato in generale favorevole per gli scambi enologici, con la Francia sempre top player con un valore 1,27 miliardi di euro, seguita dall’Italia a 710 milioni di euro (www.bsnstrategies.com).

“Tra le note positive – commenta la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta – c’è sicuramente la performance in Cina, dove a fronte di una fase di riflessione della domanda (+1,3%) l’Italia, con un incremento del +15,9%, fa meglio di gran parte dei suoi competitor. È presto – continua Silvana Ballotta – per dire che qualcosa sta cambiando nel principale mercato del futuro, anche se avvertiamo più di un segnale che avvalora un cambio di rotta in nostro favore. Segnali che riscontriamo anche dalla risposta ai sempre più richiesti corsi sul vino made in Italy, che organizziamo in 9 città cinesi”.
Secondo le elaborazioni su base doganale, volano anche le importazioni di vino italiano dalla Russia, in crescita del +53,6% per un valore di 44,7 milioni di euro, che supera quello del Giappone (-4,4%). Tra i big spender, bene, anche se sotto la media degli scambi, Canada (+7,7%) e Svizzera (4,6%). Non mancano nel trimestre alcune ombre. Tra queste, spicca la frenata nel primo mercato di sbocco, gli Usa, dove l’incremento italiano (+4,3%) vale poco più della metà del trend dell’import di vino statunitense (+8,1%) e soprattutto cresce 4 volte meno della Francia, che con il +18% raggiunge i 360 milioni di euro in valore, e ora tallona l’Italia, a 381,6mln di euro. Tra le tipologie, prosegue la corsa degli sparkling (+11,7%, con Hong Kong, Brasile e soprattutto Russia che crescono tra il 40% ed il 55%), ma chiudono bene anche i rossi imbottigliati (+6,4%), specie in Russia (+53,1%), Cina (+18,6%), Hong Kong (+50,9) e Brasile (+31,5%).

FONTE: winenews.it