LA SOMMELIERIE INCONTRA LA DOMOTICA: GOOGLE ASSISTANT, IL “MAGGIORDOMO DIGITALE” DI GOOGLE, DA OGGI PUÒ CONSIGLIARE CHE VINO ABBINARE A UN PIATTO TRAMITE “MY WINE GUIDE”, UN’ESTENSIONE DI TERZE PARTI DISPONIBILE A TUTTI
Il mercato della domotica vocale, ovvero la possibilità di ottenere informazioni e dare istruzioni a dispositivi digitali tramite programmi di riconoscimento vocale, si è intersecato con il mondo del vino: Google Assistant, l’assistente personale virtuale sviluppato da Mountain View e che è incluso in strumenti come Google Home, l’assistente alla guida Android Auto e gli smartphone Pixel, da oggi può consigliare ai suoi utenti che vino abbinare a un piatto, grazie ad un’estensione di terze parti chiamata “My Wine Guide”.
Il mercato per questo tipo di interfacce, che possono trovarsi sia sui telefoni cellulari che in congegni dedicati che riuniscono in sé la funzione di casse stereo e assistenti personali, è in crescita molto rapida: è già piuttosto comune nella vita di tutti i giorni trovare cittadini americani che chiedono ad Alexa, l’assistente artificiale di Amazon, di comprare un prodotto in tempo reale, o di aggiungere un impegno in agenda, con la sola voce, o anche di variare l’intensità delle luci di casa o la temperatura interna. Da questo punto di vista, Google è decisamente indietro nella gara per raggiungere la versatilità dell’interfaccia creata dal colosso dell’e-commerce di Jeff Bezos: Alexa ha infatti a propria disposizione un catalogo di oltre 8.000 comandi diversi, denominati “skill”, mentre Google Assistant ne ha ad oggi circa 75 – ma va detto che la piattaforma tramite la quale Mountain View ha reso possibile lo sviluppo di estensioni di terze parti su Google Assistant ha meno di due mesi di vita, e quindi è molto probabile che, col passare del tempo, le potenzialità di questo tipo di interfacce di aiutare il buongustaio e l’enoappassionato a godersi al meglio i piaceri della tavola, e del bicchiere, non faranno che aumentare.
FONTE: winenews.it
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