IL TESTO UNICO È ISTRADATO, SUI FONDI OCM PROMOZIONE 2016-2017 PARTITA CHIUSA, MENTRE IL DECRETO PER LA CAMPAGNA 2017-2018 PORTERÀ DELLE NOVITÀ: A WINENEWS, I RUMORS SULL’INCONTRO RAVVICINATO TRA IL MINISTRO MARTINA E LA FILIERA DEL VINO

Come anticipato a Vinitaly, quando l’assenza del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina all’incontro con la filiera del vino aveva creato un certo disappunto, il giorno giusto per sciogliere i nodi più sensibili del mondo enoico, quelli che riguardano l’attuazione del Testo Unico del Vino, di cui si attendono i primi 15 decreti attuativi annunciati proprio a Verona, e del nuovo decreto Ocm promozione 2017-2018, cercando di fare chiarezza sui fondi della misura Promozione 2016-2017, al centro di un caso che ha creato una certa apprensione, è stato quello di oggi, quando il Ministro si è finalmente riunito con i rappresentanti di categoria, da Antonio Rallo, presidente della Uiv – Unione Italiana Vini a Riccardo Ricci Curbastro, a capo di Federdoc, da Matilde Poggi, presidente della Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, a Federvini, da Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle cooperative, alle associazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti, Cia).


Sul tavolo, come previsto e confermato da rumors WineNews, il Testo Unico del Vino, per il quale il Ministro Martina ha annunciato l’istituzione di un coordinamento con il Capo di Gabinetto del Ministero delle Politiche Agricole, Ferdinando Ferrara, e con il capo della Segreteria del Ministro, Angelo Zucchi: l’impressione è che l’iter sia già ben istradato, e che la questione non abbia bisogno di ulteriori chiarimenti o approfondimenti, ma solo dei normali tempi tecnici. La questione più urgente, però, è quella che riguarda i fondi dell’Ocm Promozione 2016-2017, quei 30 milioni di euro della quota nazionale ancora in sospeso, su cui si attende il pronunciamento del Tar in calendario il 5 maggio. Una partita praticamente chiusa, la volontà del Ministero è quella di rispettare il giudizio che arriverà, e trasferire nella prossima campagna i soldi che, presumibilmente, a meno di clamorosi colpi di scena, non verranno assegnati, lasciando così le aziende tagliate fuori dalla graduatoria definitiva “con il cerino in mano”: chi avrà la capacità economica di sopperire ai mancati finanziamenti pubblici, così, potrà portare a termine i propri progetti promozionali, chi non può farne a meno si troverà invece costretto a rinunciare a portare il proprio vino in giro per il mondo.
Ma la novità più importante riguarda il prossimo decreto promozione, quello che dovrà decidere i criteri per i fondi relativi all’Ocm 2017-2018, pari a 101,9 milioni di euro: la volontà è quella di apportare modifiche profonde, a ragion veduta, viste le falle del decreto del 2015, con l’obiettivo di un decreto solido e capace di rimanere in vigore per i prossimi anni. Cambierebbero, però, i criteri di assegnazione: l’idea è quella di premiare, anche con pochi fondi, tutti i progetti che rientreranno nei paletti individuati dal Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con le associazioni di categoria. Ovviamente, la percentuale finanziata varierà in base ai punteggi, ma la conformità con i paletti del prossimo decreto dovrebbe essere sufficiente per accedere ai fondi, anche se per una percentuale minima. Inoltre, si pensa ad una soglia massima per quelle aziende che decidono di presentarsi sia con progetti nazionali che regionali.
La reazione della filiera, con l’eccezione di Coldiretti, non è stata particolarmente positiva, con il mondo delle imprese che punta ad uno “sbarramento” verso l’alto, così da premiare principalmente i progetti più importanti e solidi. Quella presentata dal Ministro Martina, comunque, è solo una prima bozza della proposta che verrà portata, nei prossimi giorni, all’attenzione della filiera del vino, cercando il consenso di tutti, anche se la volontà, dopo aver sentito le idee e le opinioni, sarebbe comunque quella di andare avanti sul percorso tracciato.

 

FONTE: winenews.it