DALL’ATENEO ALL’ENOTECA: GRAZIE AD UNA LEGGE STATALE IL VINO PRODOTTO DAGLI STUDENTI DI VITICULTURA E ENOLOGIA DELLA UNIVERSITY OF CALIFORNIA DAVIS POTRÀ ORA ESSERE VENDUTO AL PUBBLICO, ANZICHÉ GETTATO VIA. IL PREZZO AUSPICATO? 80 DOLLARI A BOTTIGLIA
Anno nuovo, vita nuova per il vino prodotto ogni anno dagli studenti del Dipartimento di Viticoltura ed Enologia della University of California Davis: secondo quanto riportato dal settimanale ufficiale dell’Università stessa, il “California Aggie” (www.theaggie.org), grazie a una recente legge statale firmata dal Senatore Lois Wolk, il Dipartimento potrà destinare alla vendita il vino prodotto dagli studenti, tramite le partnership già esistenti con più aziende vinicole della California.
Nello specifico, la legge autorizza il Department of Alcoholic Beverage Control a rilasciare una licenza di vendita no profit a un’azienda (parimenti no profit) associata al Dipartimento, che dovrà essere creata ad hoc: finora la legge statale consentiva agli studenti sotto i 21 anni di età di partecipare a ogni parte del processo produttivo, incluse le degustazioni, ma la vendita del prodotto finito era vietata, col risultato che alla fine di ogni vendemmia il vino del Dipartimento doveva essere gettato via. Un vero peccato, se si considera che le uve utilizzate provengono sia dal vigneto del campus che da quello presso Oakridge Station, nella Napa, oltre che donate regolarmente dalle aziende vinicole che vedono nei futuri laureati della Uc Davis la nuova generazione dell’enologia californiana. Ogni anno, gli studenti lavorano tra i 700 e i 1.000 quintali di uva, per un totale compreso tra i 190 e i 260 ettolitri di prodotto finito.
Secondo David E. Block, Presidente del Dipartimento della Uc Davis, “il piano è quello di vendere la maggior parte di questo vino sul mercato dello sfuso, per farlo andare ad aziende vinicole che lo utilizzeranno, insieme a quello di loro produzione, per confezionarlo e venderlo”. E su questo versante l’obiettivo è senz’altro ambizioso, se si considera che, secondo il Dipartimento, la qualità del terreno a Oaksville Station, e di conseguenza la qualità delle uve che vi si producono, è tale da rendere possibile immaginare un prezzo pari a ottanta dollari a bottiglia. I profitti, ad ogni buon conto, verranno interamente reinvestiti nelle attività del Dipartimento: il processo di rivendita del vino della Uc Davis dovrebbe, salvo imprevisti, partire entro il prossimo autunno.
FONTE: winenews.it
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