24 novembre 2016 – Tutelare le varietà vegetali e le razze animali coltivate e allevate in un territorio significa difendere l’identità di un territorio, la sua cultura rurale, il lavoro degli agricoltori che ci vivono. Parte da questa convinzione il convegno in programma domani, venerdì 25 novembre, a Firenze e dedicato alla Agrobiodiversità.

L’appuntamenbto è in programma da mattina a sera a Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10, sala Pegaso. Porteranno il loro contributo tecnici e amministratori di varie regioni italiane.

I lavori saranno introdotti (alle ore 10) dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. Obiettivo dell’iniziativa è infatti quello di fare un quadro nazionale del settore, e di sviluppare le opportunità che la recente legge approvata in materia (la 194 del 2015) mette a disposizione.


L’iniziativa, volta a creare un momento di condivisione e confronto, è rivolta a coloro che operano nel settore della tutela delle risorse genetiche di interesse agricolo: agricoltori, soggetti scientifici, professionisti, amministratori di istituzioni ed enti locali, e di tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono interessati alla valorizzazione dei prodotti locali e della biodiversità agraria in genere.
La Toscana si è incaricata di organizzare questo momento di confronto alla luce della sua ventennale esperienza in materia: la sua prima legge risale al 1007. Il sistema toscano di tutela dell’agrobiodiversità parte dalle razze e varietà locali a rischio di estinzione presenti sul territorio attraverso i Repertori regionali, che presentano più di 800 tra varietà vegetali, locali e razze animali autoctone, toscane.

Il direttore della Cia Toscana Giordano Pascucci svolgerà un intervento unitario a nome di Cia, Confagricoltura e Condiretti regionali.

FONTE: ciatoscana .eu