OIV: NELLA CHART DEI CONSUMI ENOICI PRO CAPITE COMANDA IL PORTOGALLO (54 LITRI A PERSONA), DAVANTI A FRANCIA (51,8 LITRI) E ITALIA (41,5 LITRI). GLI USA AL N. 16 (11,9 LITRI), CINA IN CODA (1,4 LITRI): C’È ANCORA TANTO DA FARE E SPAZIO PER CRESCERE
Il primato degli Stati Uniti come principale consumatore di vino al mondo è sempre più solido, rafforzato, in un certo senso, dall’inarrestabile emorragia della Francia, che vede aumentare la forbice anno dopo anno, mentre l’Italia, dopo il record storico (in negativo) del 2014, è tornata a crescere. Ecco il podio emerso dal report dell’Oiv – Organisation Internationale de la Vigne et du Vin, “Conjoncture vitivinicole mondiale 2016”, che conferma appieno il trend degli ultimi anni, con gli Usa a quota 31,8 milioni di ettolitri bevuti nel 2016 (+2,5%), l’Esagono a 27 milioni di ettolitri (-0,7%) ed il Belpaese a 22,5 milioni di ettolitri (+5,3%).
Ma il quadro cambia, e di molto, se si parla di consumi medi a persona, perché ci sono Paesi, evidentemente troppo poco popolosi per emergere nella classifica dei numeri assoluti, in cui la cultura enoica è straordinariamente radicata. A partire dal Portogallo, al primo posto con 54 litri pro capite bevuti nel 2016, davanti alla Francia (51,8 litri pro capite) ed all’Italia (41,5 litri pro capite), poco sopra alla Svezia, a quota 41 litri, ed alla Svizzera, con 40,3 litri. Per trovare gli Stati Uniti, invece, bisogna scorrere la chart fino alla posizione n. 16: se prendiamo tutto il vino consumato nel 2016, e lo dividiamo per gli americani sopra i 15 anni, ossia l’80,2% della popolazione, pari a 260 milioni di persone (il dato Oiv è standardizzato per tutti i Paesi, nonostante l’età legale per bere alcolici in Usa si di 21 anni, ndr), la media crolla a quota 11,9 litri a persona.
Meglio degli Usa fanno, riprendendo dalla posizione n. 6, il Belgio (31,6 litri), l’Argentina (31,6 litri), la Germania (29,3 litri), l’Australia (27 litri), la Spagna (25,4 litri), i Paesi Bassi (24,5 litri), il Regno Unito (24 litri), la Romania (23,9 litri), il Canada (16,2 litri) ed il Cile (14,7 litri).
Dati significativi, che danno la misura di come ci sia ancora tanto lavoro da fare e tanta possibilità di crescere, proprio a partire dagli Stati Uniti, lontanissimi da una media “europea”, nella piena consapevolezza delle opportunità offerte dal più grande Paese del mondo, la Cina, dove si bevono ancora appena 1,4 litri a persona ogni anno, meno di Sudafrica (11 litri), Russia (7,8 litri), Giappone (3,2 litri) e Brasile (2 litri).
FONTE: www.oiv.int
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